• 1996

Tricky – Pre-Millennium Tension

Tricky vive nel futuro.

Ogni uscita discografica lo vede alla ricerca del suono perfetto, puntualmente disatteso, ma anche perseguito con una smania che ne rende apprezzabile l’impegno profuso e, nella maggior parte dei casi, anche il risultato finale.


Pre-Millennium Tension arriva dopo una importante carriera spesa con i Massive Attack e tutta la combriccola di Bristol, elettronica e misture varie a corredo e, soprattutto, dopo l’esordio -da solista- al fulmicotone di Maxinquaye e la successiva conferma del notevole Nearly God.

Trip-hop scuro, cupo, torbido.

Un suono denso e profondo, ideale compagno di notti dalla deriva peccaminosa e, al tempo stesso, di psicotici viaggi in anfratti dell’anima che si preferirebbe talvolta evitare di conoscere, scoprire e/o approfondire.

Scendendo nel personale, eccolo, l’ascolto di questo album -rigorosamente notturno e in solitaria- mi trascina in una forma di rilassamento nevrotico, un ossimoro che ben rappresenta l’eccitazione e la tensione, come da titolo, che l’artista vuole palesemente convogliare nelle anime viziose e contorte dei propri fans che, altrimenti, opterebbero per cose meno allucinanti e seguirebbero Peppino di Capri e Pupo, vivendo felici.

La scaletta è perfettamente organizzata, produzione e arrangiamento marciano all’unisono, Tricky è in ottima forma e carico a dismisura.

Tricky - Pre-Millennium Tension

Vent è un inizio bello grintoso che introduce la successiva Christiansands, pezzo suadente ed evocativo, poi si arriva a Tricky Kid -pacchiana da record- e Bad Dreams che disegnano il perfetto manuale del genere con immancabile autoincensarsi compiacente, prima della bellissima e sensualissima Makes Me Wanna Die, canzone soul ed elettronica, con la voce della brava Martina Topley-Bird, vocalist, musa, compagna e quant’altro del boss.

Ghetto Youth, Sex Drive e Bad Things caricano l’aria di adrenalina, con un cantato tipico del personaggio e con i bassi che collaborano con tutto il resto per creare e disgregare senza un domani, riuscendo nel contempo a tenere la barra dritta sul progetto iniziale.

Lyrics Of Fury suona classica nonostante sia cover, a voler smentire l’andazzo o, più probabilmente, a concedere una piacevole tregua nell’illusione che il finale possa riportare tutto alla “normalità”.

Non è affatto così, per fortuna: ed infatti ci pensano una altalenante My Evil Is Strong ed una oscillante Piano a chiudere l’album con un epilogo trionfante.


Lavoro sublime, a parer mio.

Nero, sperimentale, ispirato, sinuoso, elegante, provocatorio e provocante.

Trattato in Giamaica, col reggae in sottofondo e un’anima blues/funky malinconica e distorta che spesso fa capolino durante l’ascolto.

Malinconico perché reale, senza maschere, diretto come raramente accade nella musica odierna (siamo a fine secolo scorso, però: un’altra era geologica, da questo punto di vista), finendo per trasmettere carattere, personalità, presenza, energia.

Malinconia energetica, altro ossimoro.

Capolavoro.


Negli anni a venire ne uscirà una versione rimasterizzata, con alcune chicche in aggiunta.

Interessante, ma continuo a preferire la versione base dell’album, per me l’ultimo lavoro coerente e perfettamente centrato di Tricky: il quale tirerà fuori parecchia roba buona pure dopo, hai voglia, e non mi riferisco a droghe di vario genere, quanto proprio alla sua musica.

Nulla che però, sempre IMHO, possa nemmeno lontanamente avvicinarsi alla perfezioni stilistica, alla capacità miscelatrice, al sound raffinato e alla straordinaria omogeneità di PMT.


Per chi ne ha una di dimensioni meritevoli, da gustare in vasca da bagno con sigaretta e bevuta adeguata.

Fa molto Tony Montana in Scarface, me ne rendo conto.

Ai tempi, quando comprai il CD, fu spesso destinato alla causa.

Nei dintorni niente villone, però.

Bidet ad un metro e tazza del cesso a d un metro e mezzo, per capirci.

Eppure suonava meravigliosamente anche così.


E dal vivo, al mitico Tenax di Firenze dove sono stato per altri concerti clamorosi in un periodo 90-00 che ricordo con estremo piacere, si esibì in una atmosfera assurda, malata, buia, sudata, lercia, bella.

Degna del suddetto, in tutto e per tutto.

Tricky – Pre-Millennium Tension: 8,5

V74

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